Lettera del Presidente Salvatore Dimartino al Ministro della Salute Onorevole Roberto Speranza. Inviata il 17 Giugno 2020. Egregio Sig. Ministro Onorevole Roberto Speranza,

Non possiamo nascondere la delusione per la Sua risposta all’interrogazione n. 4-02045 proposta dall’On.le V. Valente in tema di alienazione parentale.

E questo non tanto per aver disconosciuto la validità scientifica della c.d. PAS cosa di cui non si discute in nessuna controversia sull’affido di figli minori.

Né per la Sua discutibile equiparazione delle responsabilità del genitore alienante con quelle del genitore alienato e del figlio nel determinismo di un fenomeno diverso, l’alienazione genitoriale, che Lei stesso riconosce esistere e consistere in “una relazione disfunzionale”.

E neppure siamo delusi per il sostegno morale che le Sue parole esprimono verso quei genitori alienanti che, attraverso comportamenti ostruzionistici ed abusi di diritto, impediscono l’accesso dei figli alla relazione con l’altro genitore.

Oppure per l’idea, tanto incostituzionale quanto preoccupante, che spetti al Ministero della Giustizia decidere cosa sia scientifico e cosa no e quali iniziative processuali spettino a ciascun genitore per difendere i diritti dei figli.

Né ci lasciamo abbattere per le velate minacce rivolte a quei professionisti che osassero diagnosticare “una relazione disfunzionale” tra genitore alienante nell’ambito di una controversia relativa all’affido dei figli.

Le Sue parole, Illustre Ministro, sono sale su ferite sanguinanti perché Lei ha preferito politicizzare il tema della tutela della salute dei figli di famiglie separate – avvallando così l’idea che la continuità delle relazioni familiari sia un tema che possa dividere e non unire l’opinione pubblica – invece di assumersi la responsabilità di dire il vero: il “benessere psicofisico e sociale” si fonda e consiste, innanzitutto, nella solidità della relazione con entrambi i suoi genitori ed ogni ostacolo nell’accesso a tale relazione rappresenta un rischio grave alla sua salute.

Pur avendo Lei ammesso che l’alienazione di un genitore rappresenta “un grave fattore di rischio evolutivo psicologico e affettivo del minore”, ha preferito dilungarsi a discutere di ciò che essa non è – la PAS – trascurando di dare atto del fatto che l’accudimento diretto dei figli rappresenta il golden standard per la tutela della loro salute secondo la pressoché unanime letteratura scientifica in materia.

Parlare delle caratteristiche delle pubblicazioni scientifiche è stato solo il tentativo inutile di creare una cortina fumogena attorno ai pericolosi effetti per la salute dei figli che le condotte alienanti producono sui figli, se è vero, com’è vero, che la Sua stessa parte politica – scelga Lei se, in un momentaneo intervallo di lucidità o per la speranza di un misero ritorno elettorale – proponeva di ”punire chi con sottili manovre e quotidiana opera di denigrazione induca un figlio a rifiutare i contatti con l’altro genitore, nonché chi si prefigge di raggiungere il medesimo risultato, ovvero eliminare del tutto l’altro genitore dalla vita del figlio, denunciandolo per reati infamanti mai commessi” (DDL 2049/2015 AS, Cirinnà, Lumia ed altri).

Il riconoscimento dell’esistenza di condotte alienanti, dunque, lungi dall’integrare alcuna violazione di norme deontologiche, evidenzia, come Lei stesso ha ammesso, un “grave fattore di rischio evolutivo per lo sviluppo psicologico ed affettivo del minore” a fronte del quale non può continuare a volgere lo sguardo altrove come se nulla fosse.

A fronte di tutto ciò, onestà intellettuale vorrebbe che, oltre ad ascoltare chi da anni porta avanti una volgare speculazione politica su temi tanto delicati quanto trasversali, sentisse anche il bisogno di ascoltare anche la voce di coloro che, lontani da logiche partigiane ed atteggiamenti strumentali, sostengono una riforma delle attuali regole incentrata sul presupposto indefettibile che la salute dei figli di famiglie separate passa necessariamente dall’idea che la qualità della salute e del benessere dei figli passa dalla quantità di tempi di  convivenza e condivisione di momenti di vita con entrambi i genitori.

Confidando nella Sua disponibilità ad incontrarci,

si porgono i nostri migliori saluti.

Avv. Salvatore Dimartino

Presidente


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